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Il vaso rotto – poesia di Angela Battaglia

IL VASO ROTTO

 

E’ lì, giace sul tavolo

separato in due pezzi.

Sono io quella parte a sinistra?

E la destra?

In mezzo il vuoto:

l’aria della stanza.

Ma in mezzo

c’è una presenza strana:

padroneggia lei.

Piccola, misera, io lo so.

Ma lui?

Avere una colla magica

per richiuderne i bordi.

Avere una colla magica

alla quale prestar le lacrime.

Ma non scendono.

Solo angoscia, orgoglio, oppressione.

Io sola e forte.

Vorrei essere forte.

Dieci anni belli, intensi,

separati a metà.

Io ne ho cinque.

Lui ne ha cinque.

Ma i conti non tornano.

E non ritorna il vento

che accarezzava le ore.

E non ritorna la pioggia

scrosciante

sotto un ombrello a due,

come quella volta.

Noi,

dividevamo i pensieri,

le gioie, i dolori.

Ed era ieri.

Noi,

assaporavamo i traguardi

in un’unica corsa.

 

Il vaso è rotto.

Giace lì.

E la colla?

Angela Battaglia

Testo dattiloscritto della poesia

Il vaso rotto

La poesia “Il vaso rotto” è stata pubblicata per la prima volta nel 1994 sulla “Rivista Prevenzione Cardiovascolare”; viene ripubblicata sul giornale “Comunicazione e Forme” nel mese di Febbraio 2022

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Commenti (1)

  1. Claudia ha detto:

    Bella! Comunica la sensazione di quella rottura dolorosa, struggente e irrecuperabile.

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