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Maggio, Europa nel mese delle rose

Maggio è il mese delle rose. Maggio è il mese del voto per rinnovare il Parlamento europeo. La certezza mi dice che senz’altro le rose sbocceranno, non so se questo verbo possa essere usato per l’esito delle urne. Sicuramente se gli elettori si recheranno alle urne … rose fioriranno. I colori di tali “fiori”non sono prevedibili, anche perché molte volte i sondaggi non hanno azzeccato gran che. Certamente ci sono forti segnali che prevedono l’intenzione di cambiamento di base, ma tutto è legato sia al numero di elettori  sia  alle varie intenzioni politiche dei cittadini europei. Certamente il nuovo Parlamento, a mio parere, dovrà considerare le varie situazioni politiche, sociali, umanitarie e quant’altro  emerge nei Paesi UE. La situazione mondiale è cambiata; ci sono guerre in atto in diversi Paesi del mondo (e l’ONU non può fare molto). L’Europa dovrebbe poter dire la sua in ambito mondiale. Credo non sia più tempo di:  “Ognuno per sé e Dio per tutti”… un’ Europa unita, un’ Europa non finanziaria, un’Europa “forte”, un’Europa di popoli e non di banche… un’Europa solidale per poter affrontare gli altri “blocchi e potenze”emergenti e non… un’Europa che non  detti solo leggi, ma che condivida, consideri le potenzialità dei vari Stati aderenti, e operi per salvaguardare il mercato internazionale, tenendo in evidenza, appunto, le potenzialità produttive dei Paesi UE, e che tenga in considerazione il Made di ogni Paese difendendolo a livello internazionale. Un’ Europa di popoli…   Comunque, si può condividere o meno quanto esposto, ma rimane il fatto che noi, cittadini europei, abbiamo la responsabilità della futura Europa. Votare è un diritto e un dovere.

 

Gianpiero  Dèlmati

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