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Dieta Mediterranea E Sport – Relazione del Prof. Mario Sturla

Dieta Mediterranea E Sport

Relazione del Prof. Mario Sturla

Ambito: Primo Corso di formazione SIDMe, Scuola Italiana Dieta Mediterranea, maggio/giugno 2016

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Il grande fisiologo Sherrington, affermava che "In fin dei conti, l’unica cosa che l’uomo sa fare è muovere le cose ed il muscolo scheletrico è l’unico mezzo che può utilizzare per manifestare se stesso". La frase apparentemente dal contenuto un po’ paradossale, riesce perfettamente a dare l’idea di cosa sia il corpo umano e spiega come si sia arrivati a parlare di "macchina umana" e di "motore umano". Per potere utilizzare questi strumenti occorre però il "comburente", ossia la benzina, che viene fornita dagli alimenti introdotti nel nostro organismo. È necessario che gli alimenti siano selezionati sia per qualità che per quantità, tenendo presente che la sovralimentazione è ormai riconosciuta come una vera e propria piaga sociale. Le patologie che derivano dalla malattia ipocinetica, cioè dalla inattività fisica incidono nel bilancio della Sanità negli USA di circa il 2,4%, circa 24 miliardi di dollari l’anno. Anche l’Italia, purtroppo, in questi ultimi anni ha raggiunto i primati negativi, già in epoca pediatrica, del sovrappeso e dell’obesità spesso collegati a disturbi metabolici. L’indice di massa corporea BIM – acronimo inglese di Body Mass Index – che si ottiene dividendo il peso in kg per il quadrato dell’altezza, ci conferma che si è sottopeso con un BIM inferiore a 18,5, normopeso tra 18,5 e 24,9, sovrappeso tra 25 e 29,9, obeso superiore a 30. Altro rudimentale parametro è il c.d. "giro vita" che nei maschi dovrebbe essere inferiore a 102 cm, mentre nelle femmine inferiore a 88 cm. Gli Specialisti in Medicina dello Sport sostengono che c’è un rimedio che non costa nulla e produce tanti vantaggi: "10.000 passi", da compiere nell’arco della giornata al fine di combattere la "sindrome metabolica". I benefici indotti sono la riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare, della lipemia, della pressione arteriosa della frequenza cardiaca, della glicemia, del peso corporeo. Negli USA è stata coniata la frase "Fitness versus Fatness", cioè l’attività fisica contro l’ingrassamento. L’American College of Sport Medicine e la Task Force Multisocietaria (FMSI, SIC Sport, ANCE, ANMCO*) raccomandano l’esercizio di resistenza come trattamento non farmacologico dell’ipertensione arteriosa. Le linee guida di una famosa Università tedesca, quella di Heidelberg, confermano che "non si smette di fare sport perché si diventa vecchi, ma si diventa vecchi perché si smette di fare sport". Al di là del proliferare, come avviene ogni anno verso l’estate di diete dell’ultima moda, la dieta mediterranea costituisce, insieme ad un corretto stile di vita, l’elisir di lunga vita.

Mario Sturla

 

Il Prof. Mario Sturla col Direttore di Comunicazione e Forme Angela Battaglia

Il Prof. Mario Sturla col Direttore di Comunicazione e Forme Angela Battaglia

Ambito: Cerimonia di consegna attestati ai Corsisti

Pavia, Palazzo Broletto, 3 giugno 2016

Il Prof. Sturla, accanto alla colonna. Alla sua sinistra Angela Battaglia, Don Aldo Romano

Tra il Pubblico: il Prof. Mario Sturla accanto alla colonna,

alla sua destra Michael Ochan Kilama, alla sua sinistra Don Aldo Romano, Angela Battaglia, Giuseppe Lazzaro

Pavia, Palazzo Broletto 3 giugno 2016

 

A cura di Maria Richichi

 

 

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