A bocce ferme – di Gianpiero Dèlmati
A BOCCE FERME
Ora che il clamore del calcio europeo si è affievolito, ora che l'elezione dei sindaci per le città "super" sono definite, ora che – a mio parere – i partiti non fanno più popolo… ora a bocce ferme, faccio una breve riflessione.
Calcio europeo finito ai rigori per l'Italia (no comment); nelle elezioni per i sindaci le indicazioni dei partiti non sono state troppo seguite dal popolo: l'affluenza non è stata alta. Ad esempio, la "grande" Milano ha visto circa il 50% disertare le urne (500.000 ca. aventi diritto ), il che significa che il primo cittadino ha ottenuto circa 210.000 voti, pari al 42% dei votanti ma circa il 21% dei milanesi in toto: i Partiti non fanno più popolo. Questo in democrazia dovrebbe far riflettere i dirigenti politici, poiché il popolo ha sicuramente "riflettuto", e ha deciso. Il 50% che ha disertato le urne, probabilmente, non ha condiviso e non condivide le politiche attuali .Lo sbandieramento relativo alle varie vittorie propinato con enfasi, dovrebbe far riflettere non solo i vari partiti ma anche gli eletti che si atteggiano a rappresentare tutti i cittadini da loro amministrati. Ecco perché , a mio parere, i Partiti non fanno più popolo. I problemi sul tappeto di Milano, Torino, Napoli e Roma … comportano ricerche di soluzioni difficili, la situazione sociale è al collasso; l'immigrazione è diventata ingestibile; le istituzioni annaspano in un marasma generalizzato… e allora: auguri ai nuovi eletti, ma ricordatevi che i Partiti non fanno più popolo.
Gianpiero Dèlmati
Condivido il pensiero del Delmati e aggiungo che il non voto vuole solo significare la (quasi)totale insofferenza della gente verso questa politica corrotta e menefreghista nei confronti delle presunte impegnative del ruolo…..unica soluzione che vedo è “tabula rasa” …..ma poi??? È il ns. sistema che è sbagliato e ci porterà a qualche tipo di rivoluzione….. mah..?!?ai posteri la cosidetta ardua sentenza…….ormai !!!
Sig. Donati, la ringrazio per il commento che ritengo democraticamente espresso e che rispecchia lo spirito democratico e liberale della testata.