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Angoli di Lombardia

L'acqua di San Giovanni Battista

di Gianpiero Dèlmati

 

Una breve gita e una visita religiosa sono possibili. Da Milano (… tangenziale Est), imboccando la strada Paullese che conduce a Crema, dopo circa 5 km dal semaforo di Paullo, e svoltando a sinistra per Merlino, si trova la via San Giovanni che inizia proprio di fronte al Municipio dell'antico Comune rurale, e percorrendo (meglio a piedi) lo sterrato di qualche centinaia di metri, ci si immerge nella verde  campagna lodigiana. La strada conduce direttamente al Santuario di San Giovanni Battista al "Calandrone"- Tel. 02.90658353 – ( Ecclesia Santi Johannes ad Calendonum), che ci accoglie con uno spiazzo circondato da alberi di alto fusto e di profumati tigli. Ci troviamo di fronte all'unico Santuario in Lombardia a non essere dedicato alla Madonna, bensì a un Santo. Il "Calandrone" era un canale che un tempo circondava il Santuario ma di cui si sono perse le tracce. Oggi è riscontrabile in un piccolo corso d'acqua. Non si conosce l'epoca precisa della costruzione riguardante il sito. Le prime notizie certe della chiesetta risalgono al 1261, pubblicate nel Codice Diplomatico Laudense di Cesare Vignati, dove risulta che tale edificio apparteneva alla Plebe di Bariano (…oggi Plebe è sinonimo di Vicariato), e sono trascritte in una pergamena conservata nell'Archivio Vescovile di Lodi.; esse certificano la presenza di un Oratorio che fu restaurato nel 1446, portando alla luce un pozzo, una lapide, un sepolcro e altri oggetti che certificano l'esistenza di un villaggio forse ancora più antico del Comune di Merlino. La devozione a San Giovanni Battista è databile intormo al 1500, ma è solo nel 1738 che, per la prima volta, la cronaca parrocchiale fa riferimento alle prime Grazie ottenute per intercessione del Santo da alcuni fedeli che si erano bagnati o avevano bevuto l'acqua "miracolosa" delle vasche, visibili ancora oggi e sgorganti. Migliaia di devoti attingono bevendo direttamente dal fonte o riempiendo bottiglie che poi portano seco. La piccola chiesa del Santuario, nella quale il Battista è raffigurato in un notevole affresco del '400 posto sopra l'altare maggiore, presenta una pianta a croce latina conclusa da un'abside semicircolare. La facciata è rinserrata tra portici che delimitano il sagrato; e rimane aperta dalla seconda domenica di Pasqua a tutto settembre. Mèta tuttora di migliaia di pellegrini, devoti soprattutto malati che pongono la loro fede e la loro speranza nel piccolo santuario, affidandosi al Santo e alla sua acqua. I pellegrini culminano il 24 giugno d'ogni anno, festa di San Giovanni Battista.

Gianpiero Dèlmati

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