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SIDMe – Il Vicepresidente Rubino e la sua Relazione

IL VICEPRESIDENTE DELLA SCUOLA ITALIANA DIETA MEDITERRANEA (SIDMe)
E LA SUA RELAZIONE
Dottor Alessandro Rubino
Vicepresidente SIDMe e Componente Collegio Revisori dei Conti Ordine dei Medici e Odontoiatri della Provincia di Pavia

Scuola, Cultura dei cibi, stile di vita, il progetto

RELAZIONE DI ALESSANDRO RUBINO

Ottobre 2020

La Scuola
La Scuola della Dieta Mediterranea rappresenta uno strumento culturale-scientifico capace di approfondire tutti i temi dei vari settori che costituiscono la catena alimentare.
Dopo la famiglia, il primo livello sociale autorevole è rappresentato dall’istituzione scolastica; è necessario intervenire in questa fascia formativa per fissare  regole alimentari stabili, per creare uno stile di vita (detto mediterraneo) capace di seguire linee-guida sostanziali; si dimostra più faticoso del previsto eliminare le disabitudini consolidate negli anni cosiddetti del benessere, ancor più evidente nei paesi industrializzati.
La SIDMe (Scuola Italiana Dieta Mediterranea) prepara i corsi di formazione per dare al territorio, ai comuni e alla società, esperti capaci di rinnovare completamente le abitudini consolidate, applicando modelli semplici e facili.
 Cultura dei cibi
La ricerca condiziona il profilo dei nutrienti (macro e micro) nonché vantaggi e svantaggi del corpo umano, risolvendo i bisogni chimici e biochimici di ogni individuo; non tutte le persone hanno bisogno degli stessi componenti; bisogna conoscere, studiare e suggerire, pertanto, i prodotti capaci di introdurre gli elementi utili e necessari per mantenere le capacità e le funzioni dei vari organi sempre equilibrate e funzionali; la carenza di componenti essenziali produce squilibrio e malattie (stress-ossidativo). È necessario, quindi, conoscere le componenti presenti nel terreno di produzione, verificarne la presenza nel prodotto e suggerirlo ai soggetti che hanno la necessità di quei componenti.
La SIDMe si convenziona coi centri di ricerca universitaria (Pavia, Parma e Roma) per eseguire indagini biochimiche sui prodotti nei territori campioni, riuscendo, così, ad individuare le componenti nutrienti, anche quelle più specifiche, per completare un’etichetta da esporre sulla confezione, capace di offrire ad ogni nutrizionista gli elementi tecnici utili per un utilizzo congruo ed opportuno ed evitando patologie giovanili, invecchiamenti precoci e crescita di malattie nascoste.
 Stile di vita
È indubbio che l’alimentazione rappresenta l’elemento principale della catena ma esistono tanti altri fattori di rischio (FdR) che confondono le regole della sana e corretta crescita; fattori abituali (eccesso alimentare, sedentarietà, ereditarietà, uso di alimenti voluttuari quali fumo, alcool, droga). Infine, la mancanza di introduzione di nutrienti essenziali, che l’organismo non produce e quindi esogeni (acidi grassi essenziali, amminoacidi essenziali), fa sì che se questi non verranno introdotti dall’esterno ne determinerà una carenza, per tutta la vita, causando danni irreparabili agli organi che ne hanno bisogno.
Il progetto, in collaborazione con ATS (Azienda Territoriale Sanitaria), e Ordine dei Medici di Pavia, è iniziato il 20 novembre 2017 e con conclusione prevista per la fine dell’anno scolastico, hanno aderito 5 istituti scolastici (3 istituti comprensivi, 1 istituto alberghiero ed un liceo) con complessivamente 82 docenti appartenenti a infanzia, primaria e secondaria I^ grado e 50 studenti di 4^ e 5^ superiore)
Il progetto è constato di 2 fasi:
-Prima fase di formazione dei docenti e studenti aderenti (con 9 ore di lezioni frontali e 3 ore di formazione pratica con modalità di trasferimento e insegnamento agli studenti e con sviluppo di metodi di peer-education)
-Seconda fase di trasferimento delle nozioni imparate da parte delle persone formate alle classi degli istituti della provincia di Pavia aderenti.
Il tutto è stato monitorato tramite questionari di apprendimento e di soddisfazione.
Alessandro Rubino

 

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