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NOTE D’AUTORE – di Vincenzo Sardelli

NOTE D'AUTORE – Aprile 2015

 Il libro "LA SCUOLA DEI GRANDI MAESTRI – Manuale di Giornalismo sul campo" è alla sua prima ristampa.

Editore, sempre il Centro di Documentazione Giornalistica di Roma che l’ha pubblicato un anno fa. Autori, il giornalista del Corriere della Sera Giuseppe Gallizzi, con alle spalle o sulle spalle il prestigioso curriculum di Caporedattore Lombardia e Caporedattore Centrale, e , altro raffinato Autore,  (scrittore, giornalista, docente) Vincenzo Sardelli.

Vincenzo Sardelli e Giuseppe Gallizzi - Milano 10 maggio 20014

VINCENZO SARDELLI e GIUSEPPE GALLIZZI

Data foto: 10 maggio 2014, Milano

 

LE NOTE D'AUTORE sono di Vincenzo Sardelli

Esiste una ricetta per diventare giornalisti? Il “mestieraccio” affascina ancora i giovani? Oppure, tra crisi della carta stampata, licenziamenti in tronco e dilagare del web a costi (e ricavi) zero conviene puntare ad altro? E ancora. Basta internet come pozzo senza fondo da cui attingere le notizie? E qual è il modo più efficace per scrivere e catturare l’attenzione del lettore, nel fuoco incrociato degli spacciatori d’informazione?

A queste e altre domande proviamo a rispondere nel volume La Scuola dei grandi maestri. Un libro che riscopre le radici di una professione che sta rapidamente modificando la propria identità. Uno strumento in più per riconoscere il giornalismo di qualità. Che tuttavia non si ferma agli addetti ai lavori, ma offre un prontuario di suggerimenti per una scrittura rapida, briosa, densa ed essenziale. Può far comodo a tanti, dal maturando al tesista, dallo sceneggiatore al pubblicitario, dal traduttore all’estensore di testi per le aziende o per gli uffici pubblici.

Perfino all’innamorato che si cimenta con la lettera d’amore. Perché le regole del bello scrivere sono sempre le stesse, e non sempre è necessario iscriversi a dispendiosi e velleitari corsi di scrittura creativa per acquisire tecnica e capacità di redigere un testo.

Gallizzi è un cronista di razza, o da marciapiede, come si diceva una volta. Quarant’anni in redazione al «Corriere della Sera». E la capacità innata di scoprire e lanciare talenti. Io sono critico teatrale, ma sono ancora più orgoglioso del mio passato da cronista.

“Cronista”, ossia “mediatore tra la notizia e il lettore”. Uno che valuta l’informazione ricevuta, la sua attendibilità, la posizione gerarchica tra le altre, prima di servirla all’opinione pubblica. Cronista sganciato da interessi e affarismo, confraternite e fazioni. Consapevole, come affermava Benedetto Croce, che il buon giornalista è chi ogni giorno dà un dispiacere a qualcuno.

I cambiamenti in questo mestiere ci sono. Ma se è cambiata la tecnologia con cui misurarsi, se i tempi di diffusione delle notizie si sono fatti più rapidi, il bisogno di “professionalità” è più forte che mai. Il giornalista deve essere oggi meno autoreferenziale di una volta. Può accedere in tempo reale a una miriade di fonti. Proprio per questo deve affinare cultura e preparazione. E deve possedere capacità di discernimento e giudizio.

Il nostro libro è l’occasione per un incontro non solo con il mestiere di cronista (tutta la seconda parte è dedicata a tecniche di “sopralluogo” della notizia, e di estensione di articoli e titoli) ma anche con tanti giornalisti, Ottone, Montanelli, Biagi, Mieli, Ostellino, eccetera, che rivelano i “trucchi” per fare giornalismo e affascinare il lettore. Perché s’impara a scrivere non tanto conoscendo le regole, ma soprattutto frequentando da vicino gli autori che hanno qualcosa da insegnare. Ricavando dal loro esempio spunti, tecniche e segreti. La scuola dei grandi maestri, insomma.

Vincenzo Sardelli

Aprile 2015

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