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Recita e consegna diplomi per due sezioni della Scuola d’Infanzia dell’Istituto San Giorgio di Pavia –

immagine in lontananza dei piccoli alunni diplomatiImmagine in lontananza dei piccoli alunni "diplomati"

Recita e consegna diplomi per due sezioni della Scuola d'Infanzia dell'Istituto San Giorgio di Pavia –

“C’è un grande prato verde dove nascono speranze…”
Questa volta le Speranze sono 44 bambini “grandi”, che hanno concluso i tre anni del percorso non obbligatorio della Scuola d’Infanzia.
La data è il 7 giugno 20014. L’ambiente è quello dell’Istituto Paritario San Giorgio di Pavia, uno dei 4 Istituti scolastici  parificati, stando all’offerta formativa della Scuola Primaria in città (“Maddalena di Canossa”, “Maria Ausiliatrice”, “San Giorgio”, “Flag Elementary Shool”), fonte sito www.paviascuola.it dell’Ufficio Scolastico Provinciale – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
La rappresentazione  singolare, che ha suscitato nella mattinata del sette giugno divertimento e interesse nel salone del teatro del “San Giorgio” di Via Bernardino da Feltre, è la cerimonia per il conferimento e consegna ai piccoli alunni, di due sezioni: Orsetti Rossi (23 bambini) e Orsetti Gialli (in 22), del loro attestato di idoneità, stampato su carta pergamena, per poter “proseguire” gli studi: “Vogliamo dare un diploma – ha spiegato gioiosamente al microfono  nel secondo tempo della recita la Coordinatrice Didattica Santina Madè – perché dopo tre anni sono tutti bravissimi per andare alla Scuola Elementare”.
E così, uno ad uno (Federico, Anita, Emanuele…Lena…) in tunica nera e tocco in testa, seri e compiti come i collegiali inglesi, andavano man mano presentandosi alla dottoressa Madè che al microfono leggeva il loro nome e cognome. Accompagnati individualmente a turno dalle loro Maestre o Elena Cantoni (Orsetti Rossi) o Rosalba Gullo (Orsetti Gialli), ricevevano il loro diploma e con un inchino ringraziavano. Oltre alle rappresentazioni recitative che hanno divertito, e a quelle didattiche di pregio, il pubblico, composto da diversi Operatori scolastici del "San Giorgio”, da genitori, amici e parenti dei bambini ha vissuto anche momenti molto toccanti.
In particolar modo la commozione generale è arrivata quando, attraverso il computer proiettato sullo schermo del teatro, mani note a genitori e bambini, quelle della Maestra Rosalba Gullo (Maestra Rosi) che durante i 3 anni trascorsi, come fanno tutte le brave maestre, ha preso in braccio all’occorrenza i piccoli, all’arrivo a scuola al mattino per coccolarli e farli staccare dolcemente dai genitori che li avevano accompagnati, facevano scivolare ad effetto sullo schermo slide dopo slide, foto e frasi, preparate appunto dalla Maestra Gullo. Di seguito il testo:
"Carissimi bambini, ripenso con nostalgia al momento in cui ho cercato per la prima volta la vostra manina per stringerla forte e iniziare questo lungo viaggio a piccoli passi…
Siamo cresciuti INSIEME. Per me è stata dura! Ma sono fiera di essere stata proprio io ad accompagnarvi fino a qui.
Ora però… devo proprio lasciarvi andare.
Ricorderò di voi gli sguardi e i gesti con cui siete diventati grandi e vi porterò nel cuore come un pezzettino della mia vita ricco delle emozioni che mi avete regalato,  con la speranza di avervi accudito con l'entusiasmo e l'amorevolezza che meritate.
Grazie bambini. Grazie a voi…che siete stati i primi.
Grazie a voi che invece siete stati gli ultimi.
Grazie a voi… anche se vi ho visto poco.
Grazie a voi…alle vostre belle amicizie.
Grazie…ai vostri splendidi sorrisi.
Grazie…per la vostra fantasia.
A te…a quello che mi hai dato.
Grazie alle vostre mamme e ai vostri papà che con affetto e fiducia mi hanno sempre sostenuto.
GRAZIE!
maestra Rosi”


Tra le foto slide, una che ritrae alcuni bimbi che durante l’anno sono stati spesso assenti (“Grazie a voi… anche se vi ho visto poco”), e in un’ altra foto, coppie dei bimbi più legati tra loro (“Grazie a voi…alle vostre belle amicizie”).


 “C’è un grande prato verde dove nascono Speranze – è la strofa di una bella canzone che continua: …Due non li deludere credono in te”.
E dovranno “credere”, questi bambini giovani, come già credono, nell’amicizia. Poi dovranno credere nei Formatori dei successivi percorsi scolastici; e poi, come nei loro diritti, dovranno anche credere, e dovrebbero poter credere in tutte le Istituzioni  e nella Società in cui vivono.

Redazione Comunicazione e Forme

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