L’Europa, quella dei cittadini alle urne
Ecco fatto. I giochi delle urne "europee" sono terminati. Soddisfatti? non lo so. Guardando l'evidenza condivido che il primo partito è quello dei non votanti, ma in democrazia contano le schede contrassegnate. A proposito, i guru delle previsioni e dei numeri non ne hanno azzeccata una, o quasi. Ma anche i media non scherzano. Anche per loro le previsioni sciorinate con tanta autorevolezza ed "esperienza", le hanno "cannate"! Per non parlare poi dei politici direttamente interessati e che hanno "scaldato" le varie poltroncine delle molteplici emittenti dove, in finale, hanno sentito la "scossa". Tutti pervasi, sotto sotto, dalla paura per i partiti populisti e invece … Mi sovviene che, nella precedente "Opinione opinabile", ho accennato al non più aspetto di carattere sprovveduto che gli elettori (meglio: i cittadini) dimostrano alle urne. "Partitelli" che si sono sciolti nella cabina elettorale, così come altri che prevedevano percentuali superiori allo sbarramento, si sono trovati liquefatti, altri si sono salvati grazie ai decimali poco superiori alla quota di sbarramento. Altri ancora che, secondo loro, dovevano sbaragliare sono stati ridimensionati. Che dire … dico che in democrazia chi decide è il "popolo". L'elettore è sovrano! Ora ci aspettiamo il mantenimento delle promesse che, speriamo, veritiere. Promesse che devono attuarsi presto e bene.
Gianpiero Dèlmati