UCRAINA: un pò di Storia – di Gianpiero Dèlmati
Fondata nel 1869 dal gallese John Hughes, centro minerario acciaio e carbone, nelle vicinanze del villaggio cosacco di Juzovka. Ucraina. Nel 1924 la città mutò in Stalino, non per onorare Stalin, come sempre creduto, ma per la produzione dell'acciaio (in russo Stal). Nel 1961 Kruscev, durante la destalinizzazione, la rinominò Donetsk, dal nome del fiume omonimo affluente del Don
Stalino 1941 – II° guerra mondiale.
Distintivo dato ai combattenti italiani in Russia. Questo della
foto è del Serg. Magg. del Genio (Div. Celere -C.S.I.R.), reduce dalla Campagna di Russia
IN ALTO : Campagna di Russia 1941-'43
sx.Ponte di barche sul Dnieper (Genio pontieri)
dx:Carri italiani verso il fronte ucraino.
Foto di G. Dèlmati
Il C.S.I.R. – Corpo di Spedizione Italiano in Russia -, partì dall'Italia il 10 luglio '41 forte di circa 62.000 uomini, 5.500 automezzi,circa 4.000 quadrupedi e 80 aerei fra trasporto,ricognizione e caccia. Comandato dal Gen. Messe, dipendeva dall'11^ Armata tedesca. Il C.S.I.R. raggiunse il fronte l'11 e il 12 agosto. dopo aspri combattimenti causanti il ripiegamento delle truppe sovietiche, gli Italiani si congiunsero nelle vicinanze del fiume Dnieper. Il C.S.I.R. fu posto alle dipendenze del gruppo corazzato tedesco di von Kleist. Le divisioni italiane furono inviate verso Dniepropetrovsk per coprire una linea di fronte di 100 km. Nei tre giorni di fine Settembre tutto il C.S.I.R. combattè a Petrikovka, sbaragliando le truppe russe e catturando circa 10.000 prigionieri . Ora era la volta del bacino minerario del Donez,così intraprese la via per Stalino, oggi Donetsk. Il 3° Bersaglieri, nella giornata del 20 ottobre, occupava la stazione ferroviaria, importante snodo di Stalino. La Div. Celere (22-10-'41) riprese l'avanzata con aspri combattimenti contro le retroguardie sovietiche. Il 3° Bersaglieri sbaragliava, con azioni audaci e gesta di coraggio, tre Divisioni russe e occupava Rykovo. La Pasubio entrava in Gorlowka, dopo violenti combattimenti casa per casa. Ora il Generale Inverno cominciava a stendere il suo manto, e la temperatura donava il suo morso di – 20°, bisognava rafforzare e consolidare le posizioni raggiunte.L'obiettivo del bacino del Donetsk era stato raggiunto.
Gianpiero Dèlmati