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LE STORIE SEGRETE – Tu sì – Racconto di Angela Battaglia

LE STORIE SEGRETE – Racconto

TU SI’

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Era lui, quel ragazzo dal tuffo al cuore che si sarebbe dovuto avvicinare. Lui, no. E tu sì,  perché?

Forse, perché non é il tipo che si interessa per conoscere, ma neanche gli si é presentato il caso di poter conoscere. Quel ragazzo era stato “innamorato perso” (Rita Pavone: mio cuore tu stai soffrendo, cosa posso fare per te. Mi sono innamorato. Per te pace ancora non c’è…), dietro, fino a prima che dicessi sì a Vitaliano, senza riuscire ad agire per farsi dire sì da me, innamorata persa.  Le canzoni dedicate, “Come te non c’è nessuno, tu sei l’unica al mondo…” e dopo aver messo il gettone-musica farsi vedere a guardarmi davanti all’ingresso del bar vicino alla scuola, a me dicevano poco. Avrei voluto sentirmelo dire a voce che lui, sì, mi voleva bene. Ero rimasta malissimo quando da adolescente la tenera dichiarazione d’amore che mi sarei aspettata segretamente da lui, la stavo per ricevere in formato multiplo da compagni di scuola intermediari: lui a Ugo, Ugo a Delfina e Delfina a me, nell’intervallo, mentre lui (che, tenerezza…), era presente un pò distante seduto sul davanzale interno della finestra delle scale a guardarmi mentre Delfina agitata mi diceva: “C’è… che vuole mettersi con te”, “digli di no!”. Era un no di protesta, di delusione.

E intanto, dopo il tuffo al cuore, e fino a prima di dire sì a Vitaliano (3 anni) ero sempre rimasta a pensare a lui. Alle  passeggiate scolastiche con la canzone ‘O surdato ‘nnammurato (“Staje luntana da stu core, /a te volo cu ‘o penziero niente voglio e niente spero/ca tenerte sempe a fianco a me/ Si’ sicura ‘e chist’ammore comm’i’ só’ sicuro ‘e te… /Oje vita, oje vita mia…/ oje core ‘e chistu core…si’ stata ‘o primmo ammore…/e ‘o primmo e ll’ùrdemo sarraje pe’ me!”), alla sua presenza durante l’ora di Educazione Fisica  al campo sportivo che per vedermi un’ora continuata marinava la scuola, ai dischi prestati, alle passeggiate sul Corso solo per guardarsi da lontano, agli sguardi in lontananza al mare da sotto l’ombrellone lui mentre io ero sempre in acqua. E, a pensare, al perchè lui mai aveva trovato l’occasione di parlarmi da sola. Quel bellissimo ragazzo, studente e Calciatore, dopo il tuffo al cuore, lo vedevo spesso arrivare a casa mia insieme a mio fratello. Tra le iniziative, sempre indirette, c’era stata una conversazione, me presente, con mia madre, alla quale, lui diciottenne confidava: “Mi sono innamorato di una ragazza bellissima. Insieme siamo una bella coppia, e a questa ragazza io desidero poterle offrire una vita da regina…”. Al “chi è questa ragazza”, dalla voce di mia madre, gli feci capire, muovendo la testa, di non continuare. E così fece. Quel ragazzo, di cui alla mia scuola e dintorni sapevano della sua “cotta” per me, era nella piazzetta davanti alla Chiesa con gli amici suoi accanto, seduti in panchina, il giorno che mi stavo sposando.

Avrà avuto la morte nel cuore, ma, era sempre rimasto inefficace anche a una festa studentesca agli albori (si sapeva o non si sapeva?) del mio sì a Vitaliano. Alla festa mi guardava ballare. Io ballavo con chi mi invitava a ballare, ma lui non mi invitava a ballare. Né aveva ballato. Costantemente seduto, alla fine di un mio ballo movimentato, mi aveva rivolto un lieve applauso ironico di dissenso, o  forse anche di delusione.

Si è sposato dopo di me. E nel 1993, a mia cugina Carla, lui e sua madre, ricoverata nell’ospedale nella stessa stanza di mia zia Marta, a chiedere in diversi momenti come stava andando il mio matrimonio: “Lara è contenta? E’ felice?”. Perchè lui, “bello come Richard Gere”, mi puntualizzava mia cugina Carla “Abiti eleganti, e Dirigente affermato”, era separato dalla moglie.

“Storie segrete”. E mia cugina, infastidita chiedeva a sua madre: “Ma cosa interessa loro sapere di Lara e se è felice Lara!?” E mia zia a sua figlia: “Lui da ragazzo, voleva Lara”.

Già. Il primo amore.

Il ragazzo dal tuffo al cuore che nel ’93 lui e sua madre, che era stata sempre partecipe delle tenere e adolescenti confidenze del figlio, tanto da essere giunti insieme alla convinzione che non fossi felice, aveva detto a mia cugina Carla: “Tu, mi ricordi, una persona, a me cara”.

Se ero rimasta per lui “cara” ed era convinto che non fossi felice, allora perché adesso non si è avvicinato? Forse, perché, meritavo di vivere, una bella storia, con te.

Angela Battaglia

 La fantasia attinge dalla realtà per dare veridicità al Racconto

Fatti, luoghi e persone sono frutto di fantasia

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Dedichiamo al ragazzo dal tuffo al cuore la canzone “Cuore” della famosa e bravissima cantate Rita Pavone.

Dal sito http://www.italianissima.info/testi/cuorepav.htm

Testo della canzone CUORE

che è stata tradotta e interpretata in diverse Lingue:

Cuore

Rita Pavone

Mio cuore,
tu stai soffrendo,
cosa posso fare per te.

Mi sono
innamorata
per te pace no, no, non c’e’.
Al mondo,

se rido e se piango,
solo tu dividi con me
ogni lacrima,
ogni palpito,
ogni attimo d’amor.

Sto vivendo con te
i miei primi tormenti,
le mie prime felicità,
da quando
l’ho conosciuto
per me, per me più pace non c’e’.

Io gli voglio bene, sai
sai, un mondo di bene,
e tu batti dentro di me
ad ogni piccola,
ad ogni tenera
sensazione d’amor.

Ogni giorno lo so
sempre più
sempre di più tu, tu
tu soffrirai.
Oh mio povero cuor,
Oh mio povero cuor
soffrirai di più,
ogni giorno di più,
ogni giorno, ogni giorno di più
di più, di più.

ad ogni piccola,
ad ogni tenera
sensazione d’amor.
Ogni giorno lo so
sempre più
sempre di più tu, tu
tu soffrirai.
Oh mio povero cuor,
Oh mio povero cuor.

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A DEDICA, ANCHE LA CANZONE CANTATA DA RITA PAVONE

“COME TE NON C’E’ NESSUNO”

Dal sito

https://lyricstranslate.com

COME TE NON C’E’ NESSUNO

Come te non c’è nessuno,

tu sei l’unico al mondo;

nei tuoi occhi profondi io vedo

tanta tristezza.

Come te non c’è nessuno

così timido e solo,

e se hai paura del mondo, rimani

accanto a me.

Amore, dimmi,

cosa mai posso fare per te?

I pensieri dividi con me.

Io ti voglio aiutare, amore, amor.

Come te non c’è nessuno,

è per questo che t’amo

ed in punta di piedi entrerò

nei tuoi sogni segreti.

Come te non c’è nessuno

così timido e solo,

e se hai paura del mondo, rimani

accanto a me.

Amore, dimmi,

cosa mai posso fare per te?

I pensieri dividi con me.

Io ti voglio aiutare, amore, amor.

Come te non c’è nessuno,

è per questo che t’amo

ed in punta di piedi entrerò

nei tuoi sogni segreti.

Come te non c’è nessuno,

nessuno… nessuno…

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