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Compleanno nella metropoli – Racconto di Gianpiero Dèlmati

Quel giorno novembrino Milano offriva un clima uggioso, tetro. Gianna aveva compiuto settantacinque anni il giorno precedente,domenica. Sua figlia con il marito e il loro figlio, l'avevano invitata a casa loro per festeggiare insieme. Gianna era rimasta contenta dell'affetto dimostratole, si era perfino commossa … una bella domenica passata in famiglia con i suoi cari. Aveva dato 100 euro di mancia al nipotino Matteo. Questo era quello che pensava mentre si avviava alle Poste per ritirare la sua pensiaone mensile di circa seicentotrenta euro: la reversibilità di quella del marito, che l'aveva lasciata qualche anno prima. Il clima milanese non aveva intaccato il suo stato d'animo e,metre ricordava il giorno precedente, si accorse che un lieve sorriso le era apparso sulle labbra. Ora viveva sola in un appartamento piccolo ma dignitoso, due locali che aveva riscattato dalla case popolari con anni di sacrifici, insiema a suo marito. E' dura la vita per chi deve campare con la sola pensione di tale entità. Ma Gianna non chiedeva aiuto alla figlia, bensì,tirava avanti dignitosamente con parsimonia.

La fila allo sportello postale non era tanto lunga e, dopo circa un quarto d'ora, le fu consegnata la cifra spettante. la ripose nella borsetta e si avviò all'uscita. Percorse qualche decina di metri per raggiungere il semaforo all'incrocio vicino; lì c'erano le strisce pedonali, luogo sicuro per attraversare, e attese la luce verde sul ciglio del marciapiede. La borsetta, mantenuta in grembo, sporgeva leggermente dalla sua figura. a un certo momento, mentre il semaforo era ancora rosso, un motorino con due persone a bordo, rese irriconoscibili dal casco integrale, le sfrecciò a ridosso. Quello seduto posteriormente con uno strattone la privò della borsa contenente quello che doveva essere il suo sostetamento per tutto il mese, allontanandosi a tutto gas. La donna barcollò poi cadde sulle ginocchia, rimanendo quasi come in posa di preghiera. Alcuni passanti che la soccorsero si avvidero che piangeva … ma non per il dolore fisico causato dalla caduta, piangeva di rabbia! Ecco, la "grande" Milano del nuovo Millennio, aveva contribuito al settantacinquesimo compleanno di Gianna.

Gianpiero Dèlmati

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